Gesù e la pesca miracolosa del numero 153

Questo articolo tratta nientepopodimeno che di un brano del Vangelo, uno dei libri considerato sacro per un una buona frazione della popolazione umana. Tempo fa, non potendo evitarlo in nessun modo, sono stato ad una funzione religiosa che in alcuni casi è detta anche Messa che, a quanto ho capito è un termine che ha la stessa origine del termine “mensa”: insomma alla fine mangia (infatti dopo abbiamo mangiato). Ogni occasione però può essere buona per imparare qualcosa, e umilmente mi sono messo in ascolto della parola di Giovanni (21: 1-14), che racconta che Simone (alias Petro) e alcuni suoi amici andarono a pescare nel lago di Tiberiade, ma dopo un’estenuante nottata non avevano pescato ancora nulla.

Il vero volto di Gesù: le ricostruzioni moderne basate su metodi scientifici e statistici ci propongono un volto molto diverso dai canoni con cui Gesù è stato rappresentato finora.

Verso l’alba arriva Gesù sulla riva del lago e chiede ai pescatori che si trovavano ad un centinaio di metri dalla riva, se avessero pescato qualcosa, e loro senza riconoscerlo, risposero che non avevano preso proprio nulla! Così Gesù si avvicino alla barca camminando sulle acque pensò di fare qualcosa di utile e fece apparire dei pani e dei pesci affinché tutti potessero sfamarsi disse ai pescatori di buttare le reti sulla destra della barca. Questi ultimi si fidarono e furono subito ricompensati perché a fatica riuscirono a sollevare la rete dall’acqua talmente essa era piena!

Mentre trascinavano la rete a riva Gesù aveva già preparato la brace: disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso or ora». Insomma fecero una bella grigliata per colazione! Probabilmente all’epoca era normale, dal momento che non era ancora stato inventato il cappuccino con il cornetto. Prima di cucinarli contarono i pesci (perché mai li hanno contati non si sa) e nel passo è sottolineato che i pesci fossero centocinquantatré. Se finora la storia sembra strana possiamo aggiungere che tutto questo avveniva quando ormai Gesù era morto!

Ebbene a parte tutta la simbologia legata al lago, alla pesca, la rete, il lato destro della barca ecc. quello che mi ha colpito il i numero di pesci: 153. Perché proprio questo numero; sarebbe bastato dire che c’erano più di cento pesci per far capire che ne avevano preso una quantità abbondantissima, invece si è puntualizzato, e questo è strano.

Gli ebrei non erano un popolo di grandi matematici, come potevano essere i babilonesi o i greci, non erano particolarmente interessati alla geometria, non avevano grosse basi di aritmetica ma a loro i numeri interessavano molto! Per loro la parola era importante, anche la parola scritta, e i numeri erano in stretta relazione con la parola perché il sistema di numerazione ebraico prevedeva l’uso dei simboli del loro alfabeto per rappresentare anche i numeri oltre che le parole.

1אaleph10יyud100קquf
2בbeit20כkhaf200רresh
3גghimel30לlamed300שshin
4דdalet40םmem400תtav
5הhey50נnun500ךkhaf sofit
6וvav60סsamekh600םmem sofit
7זzain70ע‘ain700ןnun sofit
8חcheit80פpeh800ףpeh sofit
9טtet90צtzadde900ץtzadde sofit
Sistema di numerazione ebraico

Basta quindi giustapporre questi caratteri per ottenere qualcosa che si può interpretare come parola o come numero (ovviamente si legge nell’ordine opposto a quello che usiamo noi). I numeri seguono una logica additiva, così כלב che in ebraico significa cane è anche il numero 2+30+20=52, e al contrario un numero poteva rappresentare o addirittura evocare qualcosa: stiamo parlando della Cabala Ebraica, argomento di cui non conosco assolutamente nulla per cui evito di dire sciocchezze chiudendo qui il discorso, ma ricordando che è un argomento studiato da millenni e che la Bibbia è piena di riferimenti cabalistici.

Il nostro 153 contiene probabilmente riferimenti cabalistici che chiariscono il significato metaforico della pesca abbondante (su questo non mi dilungo), ma è interessante anche motivi prettamente numerici, e ciò fa pensare che il 153 non è un numero scelto a caso.

Di Albrecht Dürer – Sconosciuta, Pubblico dominio, Collegamento

Il numero 153 non è un numero primo (questo lo avrebbe dato una connotazione matematicamente interessante), è quindi un numero composto: 153=32 x 17. Sembrerebbe una cosa abbastanza banale, ma a ben guardare 32 = 3 x 3 ovvero una griglia di 3 quadrati per ogni lato che ricorda un quadrato magico o se vogliamo anche il gioco del sudoku. In questa griglia (una rete come quella per prendere i pesci o come la graticola usata per cucinarli) inseriamo il numero 17 in ogni riquadro libero, la somma è 153 (ovviamente): quadrati magici, magia, cabala, esoterismo, la situazione si fa interessante…

Osserviamo che il numero 153 ha interessanti proprietà: ad esempio è un numero triangolare! Spieghiamo cosa significa: è un numero dato dalla somma di un certo numero di interi consecutivi: 6=1+2+3 quindi 6 è un numero triangolare.

I numeri triangolari sono 1, 3, 6, 10, 15, 21, 28, ecc… e sono tutti quelli che si possono scrivere nella forma (n+1)n/2 e hanno questo nome perché… basta vedere il disegno. Anche 153 è quindi triangolare, infatti:

1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9 + 10 + 11 + 12 + 13 + 14 + 15 + 16 + 17 = 153

Ed è spuntato (per caso?… non credo) ancora una volta il numero 17! Ed ora: Abracadabra!

Il 153 è anche un numero esagonale, un numero del tipo (2n2 – n): fanno parte della sequenza 1, 6, 15, 28, 45, 66, 91, 120, il nostro 153, 190 e tanti altri… e si chiamano esagonali perché…

Ma possiamo tranquillamente continuare: probabilmente non tutti sanno che il punto esclamativo è usato anche per indicare un’operazione matematica: il fattoriale. Ad esempio con 5! si rappresenta il prodotto 1 x 2 x 3 x 4 x 5, per cui 5! = 120 ovvero è il prodotto di tutti gli interi fino al numero stesso. Facendo un po’ di conti è facile scoprire che 1! + 2! + 3! + 4! + 5! =153.

Cosa si può dire riguardo le cifre di 153? Se di considerano i cubi delle cifre e le si sommano 13+53+33=… lo devo pure dire? Non lo indovinate? È proprio 153 e ciò fa di lui un numero narcisista (non è un appellativo messo a caso, è il termine matematico con cui si definisce questa classe di numeri).

Lasciando da parte le relazioni aritmetiche illustrate (senza contare quelle non illustrate) passiamo alla valenza geometrica del 153. Consideriamo due circonferenze dello stesso raggio fatte in modo che il centro dell’una passi per la circonferenza dell’altra. I punti A e B sono i centri, C ed D sono le intersezioni tra le due circonferenze ed il segmento AB interseca CD nel punto E. È facile notare che ABC è un triangolo equilatero e pertanto è si ricava che EC=√3/2 AB.

In sostanza il rapporto CD/AB è √3 (o se vogliamo, fatto 1 il raggio AB, il segmento DC è √3). Ma fin dall’antichità √3 è stato approssimato dal rapporto 265/153 (con la calcolatrice potete facilmente trovare che (265/153)2=2.9999… praticamente 3). Questa certo è un’ulteriore strana coincidenza, ma…

Questo simbolo (in rosso) rappresenta un pesce (in fondo siamo partiti dai pesci) ed è il più antico simbolo della cristianità e al suo interno c’è il 153!

Tutto molto bello, intanto la messa è finita, ho imparato qualcosa e me ne posso andare in pace contento perché almeno non ho perso il mio tempo.