Festività: anni fortunati e sfortunati

L’art. 9, Titolo III del CCNL prevede 12 festività, civili e religiose, di cui una sola variabile (il lunedì di Pasqua) , una seconda che coincide con “il giorno del S. Patrono del luogo ove è ubicata la sede di lavoro o un’altra festività da concordarsi all’inizio di ogni anno tra le Organizzazioni locali competenti in sostituzione di quella del S. Patrono”. I lavoratori con sede a Napoli avranno quindi i seguenti giorni di festività con data fissa:

  • 1 Gennaio (Capodanno)
  • 6 Gennaio (Epifania)
  • 25 Aprile (festa della Liberazione)
  • 1 Maggio (festa del Lavoro)
  • 2 Giugno (festa della Repubblica)
  • 15 Agosto (Assunzione di Maria Vergine)
  • 19 Settembre (San Gennaro)
  • 1 Novembre (Ognissanti)
  • 8 Dicembre (Immacolata Concezione)
  • 25 Dicembre (Natale)
  • 26 Dicembre (Santo Stefano)

Se una di queste festività cade di domenica o anche il Sabato per chi ha un orario che prevede 5 giorni lavorativi a settimana, non si può recuperare il giorno festivo. In compenso se la festività cade di domenica (e solo se cade di domenica) “ai lavoratori è dovuto, in aggiunta alla normale retribuzione mensile, l’importo di una quota giornaliera della retribuzione di fatto, pari a 1/26 della retribuzione mensile fissa”.

Accade quindi che ci possono essere anni con più o meno giornate festive in base a come queste sono distribuite nella settimana. Nelle seguenti tabelle viene messo in evidenza la circolarità nel modo con cui queste date si dispongono, distinguendo tra anni non bisestili e anni bisestili: i primi hanno una regolarità con degli sbalzi, mentre i secondi compiono un ciclo di 28 anni (ma solo fino al 2096). Quando le festività cadono di martedì o di giovedì molto spesso si usa prolungare la festività con un “ponte”, per cui abbiamo evidenziato anche queste possibilità.

Anni non bisestili
Settimanali Sabato Domeniche Ponti
2001 2007 2018 2029 9 3 0 3
2002 2013 2019 2030 9 0 3 5
2003 2014 2025 2031 11 1 0 1
2009 2015 2026 7 4 1 4
2010 2021 2027 6 2 4 0
2005 2011 2022 2033 9 1 2 4
2006 2017 2023 2034 11 0 1 3

Anni bisestili

Settimanali Sabato Domeniche Ponti
2024 9 1 2 4
2008 10 1 1 2
2020 7 4 1 2
2004 2032 6 2 4 2
2016 10 0 2 3
2028 11 1 0 4
2012 9 2 1 3

Considerando quindi le perdite (festività e giorno non pagato) e i vantaggi (festività e ponti), gli anni più sfortunati appartengono alla sequenza 2010, 2021, 2027 e tra anni bisestili i peggiori sono 2004 e 2020. Svantaggiosi sono anche gli anni delle sequenze 2003, 2014, 2025, 2031 e 2009, 2015, 2026.

I migliori anni sono invece 2006, 2017, 2023 e 2034 con una sola data coincidente con la domenica (il Capodanno), e che quindi sarà pagata e ben 3 ponti. Per la sequenza 2002, 2013, 2019, 2030 abbiamo 3 domeniche ma in compenso ben 5 ponti.

Il 2011 è stato un anno particolare, dal momento che è stata aggiunta alle festività la ricorrenza dell’unità d’Italia per ricordarne il 150° anniversario (17 Marzo). Il giorno è stato considerato a tutti gli effetti come festivo, ed essendo infrasettimanale non prevedeva il pagamento di una quota giornaliera di retribuzione. Per compensare (?) per la festività del 4 Novembre, “la cui celebrazione ha luogo nella prima domenica di novembre, il lavoratore” NON “beneficerà del trattamento previsto per le festività che coincidono con la domenica”. Alla fine dei conti risulta che i lavoratori hanno goduto di un giorno in più di festività e hanno perso un giorno di paga.

Quest’anno si è verificato un ulteriore caso particolare: la coincidenza della la festa della Liberazione con il lunedì di Pasqua, per l’art. 2, let. e), della legge 90/1954 è previsto il pagamento di una quota giornaliera di retribuzione. Allo stesso modo, nel 2038, quando il giorno di Pasqua cadrà nella ricorrenza della Liberazione il giorno sarà pagato.

Il numero di festività durante l’anno dipende quindi anche un po’ dalla casualità e dalle sensibilità politiche e religiose, che sono molto mutabili, per cui potrebbe non avere senso andare a leggere le tabelle di cui sopra per anni molto lontani. Un esempio è l’Epifania, prima soppressa e poi ripristinata, la giornata delle Forze Armate, spostata alla prima domenica successiva al 4 Novembre. In futuro potrebbe accadere che vengano soppresse feste religiose e introdotte di nuove dai culti importati. Lo stesso vale per le festività civili che possono risentire di influenze culturali (la festa del Ringraziamento piace così tanto agli americani e potrebbe riuscire bene anche da noi) o create ex-novo a seguito di accadimenti politici, come per esempio la caduta di regimi totalitari presenti o futuri, o cancellate a seguito di svolte nell’assetto istituzionale, come per esempio sta avvenendo per la festa della Liberazione soggetta ad una sorta di revisionismo e che  livello locale è spesso ignorata.

N.B. Le tabelle di cui sopra sono utili inoltre per facilitare il riutilizzo di vecchie agende: nel 2003 vi hanno regalato un’agenda di troppo che non siete riusciti ad utilizzare; se l’avete messa da parte la potete usare nel 2014!

La regola generale per trovare il successivo anno equivalente (con la condizione di non dover mai superare il 2099) è la seguente:

ANNO mod 4 = 0 àANNO + 28
ANNO mod 4 = 1 àANNO + 6
ANNO mod 4 = 2 àANNO + 11
ANNO mod 4 = 3 àANNO + 11

One thought to “Festività: anni fortunati e sfortunati”

  1. Nota positiva: il santo patrono non verrà più abrogato, almeno non da questo governo: per ora è salva la giornata festiva.

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