Se li voti sei un coglione

La politica italiana si è distinta negli ultimi anni per grandi novità, differenziandosi dal passato per i toni e il modo di comunicare, e tali modalità sono state trasferite nella campagna elettorale per le elezioni politiche 2013. Malgrado sia passato un sacco di tempo non ho mai avuto tempo per commentare questi metodi di comunicazione e questo discorso potrebbe sembrare capitato fuori tempo massimo, ma vale la pena spenderci due parole perché è una questione che è destinata a ripetersi, forse addirittura tra pochi mesi. In ogni caso si tratta di una puntualizzazione che mi ero ripromesso di fare prima o poi e adesso trovo l’occasione.
Se li voti sei un coglione!Eccovi quindi un esempio di comunicazione diffusa su Facebook da uno dei tanti attivisti di uno dei maggiori movimenti politici di nuova diffusione: analizziamo i punti che ho individuato.
(1) Lo commento alla fine.
(2) L’immagine condivisa è originata da una pagina FB di un gruppo che si definisce “Nazionalisti Italiani”. Analizzando le loro pagine intuisco subito che si tratta di persone che muovono le loro azioni da ideali politici che non hanno nulla a che vedere con i miei (tanto per usare un eufemismo): ognuno la può pensare come vuole, ma si tratta di una brutta caduta di stile per l’attivista in questione che ha condiviso quest’immagine.
(3) Riguardo il testo: “Ci hanno ridotto in povertà e senza lavoro”, riferendosi ai noti personaggi illustrati nell’immagine. Il punto è che io conosco personalmente l’attivista in questione; non è ridotto in povertà, ha un posto di lavoro fisso. Forse spera di guadagnare consenso per il suo movimento con i guai altrui? In ogni caso un’ulteriore caduta di stile nella comunicazione dell’attivista. “Ci impongono di sacrificare la nostra vita e le nostre famiglie… per cosa?”: sinceramente questa frase non la capisco: cosa significa sacrificare le nostre vite e le nostre famiglie? Non credo che nessuno delle persone ritratte abbia mai proposto un olocausto; si tratta di una frase qualunque messa lì a caso? Vabbé continuiamo… “per mantenere i loro vizi e privilegi e delle cricche che li appoggiano”. Credo proprio che alcune delle persone ritratte non hanno bisogno dei nostri soldi per mantenere “vizi e privilegi”, altri sono interessati al potere più che a “vizi e privilegi”, e un po’ tutti sono convinti di aver fatto e fare il bene altrui. Di ciò sarebbe bene discuterne in maniera approfondita valutando il ruolo che hanno avuto i vari personaggi che si sono susseguiti sulla scena politica, e magari trovando spazio per un’autocritica: in fondo siamo noi i responsabili di tutto. La frase invece termina con “merde!”. Nessun contenuto, nessun ragionamento, nessun distinguo, nessuna autocritica: troppo facile e troppo comodo.
(4) La frase finale “Se li voti sei un coglione!” arriva all’offesa per chi legge. La comunicazione non può arrivare a questo punto.
Ritorniamo adesso a:
(1) Dall’immagine dell’attivista si capisce che abbiamo a che fare con una persona giovane, che tiene a mostrarsi in giacca e cravatta perché vuole apparire al meglio di sé e mostrarsi come una figura rassicurante e professionale. Ne ho oscurato i connotati e il nome; non ce ne sarebbe stata la necessità, il post è stato pubblicato su una piattaforma pubblica, e tra l’altro all’epoca gli feci presente che il post non era appropriato e che sarebbe stato meglio toglierlo, ma non l’ha tolto. Quindi potrei mettere benissimo la sua faccia. Non lo faccio, non si sa mai, meglio evitare. Immancabile il simbolo riportato in questo caso in alto a sinistra, che identifica in maniera esatta l’orientamento e l’origine del post.

Sarebbe stato interessante discutere di politica, ma non in questi termini. Espressioni di questo tipo mi hanno definitivamente portato a nutrire una forte antipatia (che comunque già covavo) nei confronti di questi movimenti.