La Metafora del Tempo

“Tac”, “tac”, “tac”, “tac”.
Un lontano rumore impregna l’aria afosa di quest’estate e scandisce instancabilmente lo scorrere del tempo.
“Tac”. “Tac”. “Tac”.
Leggero, appena accennato.
Al prossimo tac sapremo che un altro istante è passato.
“Tac”.
A volte sembra che rallenti, e con esso l’incedere di questa calda stagione.
A volte accelera e si fa più forte e deciso.
“Tac”, “tac”, “tac-tac-tac-ta-ta-ta…”
Veloce, sempre di più, sempre più forte e all’improvviso…
Silenzio.
Il ritmo si interrompe e con esso il tempo. Il mondo smette di girare.
Il nostro sangue è fermo.

“Tac”.
Il suono riprende. Tutto torna normale. Il tempo scorre nel suo solito verso. Siamo ancora vivi.
“Tac”. “Tac”. “Tac”.
Ancora sentiremo il ritmo incedere per poi spegnersi all’improvviso, proprio quando è più forte come in un eterno ciclo che si concluderà solo quando anche quest’estate sarà finita.